mercoledì 23 dicembre 2009

capitolo undicesimo

Ci sono libri che racchiudono tra le loro pagine un capitolo della mia vita.

..ora so che il nostro mondo è tanto instabile quanto un'onda che si innalza in mezzo all'oceano. Quali che siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta ad acquerello su un foglio di carta.

Arthur Golden - Memorie di una geisha


La forza della volontà. La coscenza di se stessi e dei propri obiettivi. La consapevolezza che in ogni momento della propria vita si è soli dinnanzi a se stessi.

martedì 22 dicembre 2009

io voglio, tu vuoi, egli ottiene

Ogni volta che desidero ardentemente qualcosa mi torna in mente quella puntata de “Ai confini della realtà” nella quale lo sfortunato protagonista vede realizzarsi tutti i suoi sogni, per poi rendersi conto di aver commesso madornali errori di valutazione nel formularli. Ora vado a memoria, ma mi pare che l’incipit recitasse qualcosa del tipo

“Fate attenzione a ciò che desiderate, perché potrebbe realizzarsi”.

Ecco, poiché quella puntata non la trovo e in effetti sarebbe un po’ lungo “constingervi” a guardare 40 minuti di filmato, riporto una versione, credo greca, che ho studiato al liceo. In queste poche righe la saggezza degli antichi si esprime lapidaria e limpidissima.

“Mentre tutti i siracusani si auguravano la morte del tiranno Dionigi per l'eccessiva severità dei modi e la ferocia di animo, soltanto una vecchia ogni giorno pregava gli dei affinchè il tiranno non morisse. Quando Dioniso venne a saperlo, incuriosito per l'immeritata benevolenza, fece chiamare la vecchia e chiese il perchè facesse questo. Allora quella: lo faccio ben consapevolmente. Quando ero giovane e i siracusani erano oppressi da un crudele signore, io pregavo per la sua morte. Quando quello fu ucciso, un tiranno ancora più malvagio prese il potere e noi chiedevamo agli dei la sua fine. Ora sei venuto a governarci tu, che sei malvagio quanti altri e crudelissimo. E per tale ragione, nel timore che alla tua morte ti succeda uno ancora peggiore, prego gli dei che ti conservino a lungo.”

mercoledì 9 dicembre 2009

E il titolo? chi ci pensa al titolo?

Delle volte succede. Si crede di condurre placidamente la propria esistenza, poggiandoci su alcuni presupposti basilari, che ne so io...

  • la veridicità delle leggi di Murphy
  • l’eritema a fine anno
  • le carie prima dei viaggi
  • l’attesa degli alieni
  • il fatto che l’accademia della crusca coni termini difficilmente riutilizzabili (ecco, prendete “infopovero”, ovvero colui che non ha una sufficiente conoscenza delle tecnologie e dei progressi dell’epoca moderna e che per questo risulta svantaggiato nella vita sociale e/o lavorativa)
  • le previsioni del tempo non sono una scienza esatta (e le nonne alle 10 del mattino ne hanno già viste almeno qualche decina di edizioni)
  • le zanzare sono utili solo per ravvivare qualche noiosa conversazione estiva, discutendo sull’onere di avere il sangue dolce, o forse la pelle sottile (e quindi le vene più facilmente individuabili dal suddetto insetto) o magari additando la causa ad una lasciva igiene personale e di essere quindi per questo o quel motivo il bersaglio prediletto delle zanzare di casa.

e invece.

un placido mercoledì pomeriggio arrivano questi due ricercatori, che col loro fare serio e composto spiegando in termini scientifici e irreprensibili perché le zanzare pungano questa piuttosto che l’altra persona.

Non c’è più nulla lasciato al caso, non ci lasciano più sognare..
Ecco, vi riporto l’articolo, perché possiate diventare un po’ meno infopoveri anche voi.


"NONOSTANTE il fatto che siamo vicini all'inverno in alcune aree d'Italia le zanzare sembrano non voler abbandonare il territorio e qua e là continuano a punzecchiare le persone. Difficile combatterle, tanto che a volte sembra che nessuna sostanza anti-zanzara sia realmente efficace. Ma almeno adesso si è capito il perché. Un gruppo di ricercatori dell'Università della California ha identificato l'odore naturale che, emesso da uomini, uccelli e altri animali, attira più di ogni altra cosa i piccoli insetti. La ricerca è stata eseguita per combattere soprattutto le zanzare Culex che trasmettono il virus del Nilo occidentale e altre malattie che possono essere anche mortali, ma si è poi scoperto che le conclusioni valgono anche per molte altre specie di zanzare. L'entomologo Walter Leal e il collega Zain Syed hanno scoperto che il nonanal, emesso dall'uomo, è la sostanza che attira le zanzare verso il sangue. Il nonanal è un prodotto chimico complesso, la cui molecola è composta da carbonio, idrogeno e ossigeno. Esso viene usato anche per produrre alcuni profumi. Dai chimici, il nonanal è definito come un "semiochimico", ossia una sostanza chimica che trasmette un messaggio. "E' attraverso il nonanal che le zanzare ci trovano. Le antenne della Culex quinquefasciatus si sono sviluppate per individuare anche le più piccole concentrazioni di nonanal. Esse infatti hanno perfezionato i neuroni che captano tale sostanza", ha spiegato Leal. Analizzando i dati della ricerca John Carlson, uno scienziato specializzato nell'olfatto degli insetti, ha descritto lo studio come "un passo fondamentale per capire come le zanzare inseguono le persone per cibarsi del loro sangue". Quando una zanzara Culex si ciba del sangue umano, rilascia il virus del Nilo e questo succede sia quando punge una persona che un uccello (che risulta il miglior serbatoio per il virus), un cane, un gatto, un cavallo e molti altri animali. Dal 1999 ad oggi il Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti ha registrato poco meno di 30mila casi di infezione di virus del Nilo di cui più di 1.000 sono risultati mortali. Per essere certi che fosse proprio il nonanal ad attirare le zanzare, gli insetti sono stati sottoposti all'odore emesso dalla pelle umana di neri, bianchi, cinesi, caucasici, latini e indiani di età compresa tra i 20 e 55 anni. Eliminando di volta in volta le varie sostanze chimiche si è trovato che le uniche che attirano realmente le zanzare sono l'anidride carbonica, ma molto di più proprio il nonanal. Se le due sostanze sono presenti in coppia poi, per una zanzara diventa facilissimo trovare l'obiettivo. "Abbiamo provato a produrre un gas prodotto da sola anidride carbonica e uno da anidride carbonica e nonanal. Nel secondo caso abbiamo attirato un numero di zanzare doppio rispetto al primo", ha spiegato il ricercatore che ha pubblicato la sua scoperta su Proceedings of the Natioanl Adademy of Science".

Ma poi, soprattutto, che minchia è sto nonal??