martedì 26 agosto 2008

Ferie d'agosto

sembrano così lontane le due settimane di ferie appena finite mentre cerco disperatamente di ricordare come si fa a lavorare, come si riescano a far scorrere 8 ore rinchiusi in ufficio a picchiettare la tastiera, a sorridere e salutare ogni persona che passa, o come riempire un foglio bianco di word con concetti, idee e strategie. Sono state soprattutto momenti di intenso e avvolgente relax, film con Nicola, tante nanne, risolvere i casini che mio papà riesce a creare soltanto avvicinandosi ad un pc, giochi divertenti con il nuovo gattino di mia mamma che mia mamma crede ancora sia una gattina nonostante gli insindacabili attributi che possiede, giornate in montagna, chiacchierate con i nonni, cinema, sole, shopping.. Naturalmente sono state anche due settimane ricche di insegnamenti di cui fare tesoro!

  • l’amaca ha molte funzioni: è fatta per dormire in uno, farsi le coccole in due, ridere a crepapelle addossati l’una all’altra in tre
  • le varianti nel lancio del frisby sono gli aspetti più divertente del lanciarsi il frisby
  • Fede non riesce proprio a guardare una persona e lanciare il frisby ad un’altra senza parlare con la prima per darsi un tono e non far capire che la sta guardando solo per confondere la persona a cui lo lancerà veramente (modalità 4 di lancio del frisby)
  • mio nonno mi ha insegnato a fare un perfetto nodo alla cravatta perchè lo possa fare a Mauro e mandarlo al lavoro sempre bellissimo
  • ho scoperto il vero motivo per cui sono ordinata: adoro mettere tante cose (o cose distribuite in grandi spazi) in piccoli contenitori
  • potrei fare l’arredatrice d’interni..o la maestra d’asilo!

E nel mezzo di tutto questo c’è stato anche Ferragosto! Visto il tanto tempo a disposizione e il mio naturale talento per con il pc ho deciso di non descriverlo semplicemente, ma di farlo vedere. In poche ore ho imparato ad usare un programma di video editing et voilà il risultato è qui sotto!

mercoledì 6 agosto 2008

Vedi cara..

Vedi cara,
è difficile capire,
è difficile spiegare,
se non hai capito già..
-F.Guccini-

Non è il gesto ciò che conta, ma il motivo per cui viene fatto, non è la risata, ma lo sguardo quando questa si spegne, è il dubbio, non è il bimbo che sta nascendo, ma l’amore che gli ha donato la vita, non è il sorriso del mattino o l’indifferenza prima di addormentarsi, non è la decisione presa ma il sentimento che ne consegue.

Tutto è finzione, tutto è apparenza. Nessuno si ferma più a chiedersi dove sia la realtà e dove comincia l’ipocrisia. Abbiamo smesso di domandaci dov’è il limite della convenzione quando abbiamo smesso di agire con la convinzione di ogni singolo gesto compiuto. Giorno dopo giorno, dopo giorno, dopo giorno… Sorridiamo, ridiamo, abbracciamo la gente, ci preoccupiamo per quello che verrà dopo. Ma è tutto alla superficie, è un sorriso e dirsi quanto si sta bene, quanto ci si vuole bene senza pensarlo veramente.

Ma si finge per chi, si finge per cosa?