venerdì 22 maggio 2009

vuoto a perdere

venerdì pomeriggio, 25 gradi all’ombra (ma forse anche di più), ufficio semideserto. tu dimmi come faccio io ad essere produttiva. la mia mente ha saltato a piè pari tutto giugno ed è arrivata diretta a fine luglio, quando il caldo e la stanchezza ti lasciano la capacità di concentrazione di un’unghia di lumaca. e se anche un poco di capacità di concentrarti t’è rimasta, il pensiero del mare che si avvicina ti rende impossibile metterla a frutto proficuamente. Approposito di mare e giretti! Domani vado a Venezia! è incredibile come dopo tutte le volte che ci sono stata, ancora solo l’idea di tornarci mi renda felice. il pensiero di girare per le calli e i campi con quella la sicurezza del passo che ti distinguono anni luce da tutti quei turisti che magari ne percorrano le sue vie solo una volta nella vita, l’atmosfera, le gallerie che celano ristorantini da guida michelin, le stradine semideserte e sconosciute che la tagliano.. sono pensieri che mi illuminano per giorni prima di andarci.

E sarà meglio che cammini un bel po’ perché le teste pensanti a capo della mia azienda hanno ben pensato che per aiutarmi nella disperata e impari lotta contro ciccia e cellulite, fosse il caso di installare a circa 7 passi dalla mia scrivania una macchinetta distribuisci schifezze: merendine, patatine, arachidi, non saranno più semplici voglie delle 4 del pomeriggio, ma solide realtà da combattere. cos’ho fatto di male nella mia vita precedenteeeeeeeeeeeeee??

giovedì 14 maggio 2009

Prossima fermata

non intendo contestare, né sminuire come le persone decidono di passare il proprio tempo. Personalmente ho soltanto la speranza, alla fine della mia vita, di poter dire di aver vissuto, assemblando i singoli minuti, una settimana degna di essere definita VITA. Tuttavia, trovo assurde:

  • le persone che passano i sabati/venerdì e magari pure le domeniche nei minuscoli bar che fanno musica live e gli insignificanti gruppetti, 180 anni in 4 che ci suonano. l’obiettivo dei primi è restarci sordi, non ho dubbi. perché parlare non puoi, ballare poco perché sei stretto come una sardina, forse bere.. ma insomma, rimane uno scopo poco ambizioso.. dei secondi l’obiettivo è forse quello di credere di non essere dei 45enni sull’orlo di un’incipiente calvizie?
  • coloro che non fanno altro che criticare il modo di lavorare degli altri, che cercano di coglierli in fallo e di correre poi a raccontare ogni dettaglio all’ad/capo/responsabile del personale di turno. ora, a meno che tu non intenda compiere una scalata imponente (ma allora devi come minimo lavorare per una multinazionale o quasi. e ci lavori??) -e ovviamente non hai le capacità tecniche per farlo per merito- chettenfai? ti fa dormire meglio la notte? ti fa sentire meno incapace? meno in colpa per il tempo che perdi a spiare i colleghi?
  • e poi i miei preferiti: quelli che discutono sulle catastrofi plausibili, ma immaginarie. passando le ore a chiedersi che conseguenze avrà quella situazione, chi verrà più coinvolto se ne accade un’altra.. salvo poi trovarsi quasi dispiaciuti quando l’Armageddon non arriva. una montagna di piani b sprecati. I veri Mignolo e Proff dei poveri.
BASTAAAA. Fatemi scendereeeeeee