giovedì 9 aprile 2009

a caccia di farfalle!

Ci sono cose che non ti aspetti. cose che fermano per qualche istante la tua vita e ti fanno riflettere. anche solo un minuto, anche solo quella frazione di secondo che renderà per sempre quella giornata significativa. e anche se non lo ricorderai, quel giorno sarà stato differente dagli altri.
E' il giorno in cui hai scoperto che esiste la morte, ad esempio. quel giorno nel quale d'improvviso hai capito che non era nè un'entità astratta, nè una di quelle cose che accadono solo nei film. o agli altri. o lontano da qui.
è quel giorno in cui credendo di andare a farti un giretto, mentre la tua dolce metà china di lato si massaggia la schiena scopri d'improvviso quanto è vera e quanto è senti incredibilmente forte dentro di te l'espressione "io voglio invecchiare con te".
quel giorno in cui tuo papà ti guarda con amore, così come ha sempre fatto, e tu te ne rendi conto.
quel giorno in cui perdi davvero la pazienza in macchina, smetti di sfanalare e passi al clacson. il clacson è una dipendenza, quando cominci ce l'avrai dentro per sempre.. e individui le persone che odierai quando sei in macchina: vecchi col cappello e signore in compagnia. e la signora che trovo la mattina e che non è capace di attraversare il secondo stop, che inchioda alla terza svolta (che ci siano, oppure no, macchine in arrivo) e a cui devo l'ottimo umore con cui varco la soglia dell'ufficio. queste sono persone per le quali dovrebbe essere istituito il divieto di transito:

  • nelle ore di punta
  • nelle strade di difficile sorpasso
  • nel mio percorso casa lavoro
no anzi sono persone a cui dovrebbe essere tolta la patente. e cosa dire dell'ora maledetta??? ore 9.15, fateci caso. se siete in giro in macchina scoprirete che quella è l'ora in cui tutti quelli che non prendono la macchina da almeno qualche decennio (e quasi sempre parliamo di vecchiette in compagnia e vecchi col cappello) pensano sia il caso di riporvarci. nel frattempo dimostrano chiaramente di aver dimenticato:
  • l'uso delle frecce: metteranno la freccia circa un paio di chilometri prima di svoltare, lasciandoti arrivare alla conclusione che probabilmente l'hanno solo inavvertitamente azionata. aspettano che tu stia per sorpassarli, poi girano. oppure girano. e poi mettono la freccia. nella migliore delle ipotesi la mettono mentre girano.
  • uso di pedali quali freno o acceleratore: proseguono con costanza encomiabile attorno ai 40 all'ora. oppure con fantasiosa alternanza passano dagli 80 ai 40, senza alcun motivo se non un desiderio manifesto di essere incidentati (e poi picchiati) dall'autista della macchina che li segue.
  • corretta percezione delle distanze: all'uscita dalle strade secondarie si immetteranno nella principale solo all'avvicinarsi della vettura che sopraggiunge nel senso perpendicolare di marcia
  • valutazione del rischio: accelerano in curva, rallentano nei rettilinei. se vedono una pozzanghera rallentano finchè non l'hanno superata. "signora, pensela de negar inte quela posa???"
mamma mia, ci potrei scrivere un libro! e, ops.. l'ispirazione delle giornate un po' romanticamente importanti.. l'ho persa! au revoir!!

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